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Kealakekua Bay

Kealakekua Bay

Bagnino: No

Bagno: Si

Doccia: Si

Picnic: Si

Kealakekua Bay è situata sulla costa di Kona, un distretto dell’isola di Hawaii Big Island. Si tratta di una zona abitata da oltre mille anni e grazie a ciò è stato possibile reperire qui numerosi resti archeologici e siti storici e religiosi. È registrato nell’elenco dei siti storici delle Hawaii nel 1973 ed è ricordato per essere stato il primo punto delle isole raggiunto da una spedizione europea. Viene considerata una meta turistica molto rilevante per gli amanti dello snorkeling, delle immersioni subacquee, del kayak e grazie alla qualifica di distretto di conservazione delle specie marine. Kealakekua Bay è una delle aree più storiche delle isole Hawaii, era tradizionalmente utilizzata per i riti funebri con la presenza di un tempio apposito intitolato Hikiau Heiau mentre, nella vicina parete rocciosa di Pali Kapu O Keōua che domina l’area, era il luogo in cui venivano sepolte le famiglie reali. L’etimologia del nome Kealakekua riporta al significato di ‘scogliere proibite di Keōua‘ che era soprannominato ‘il padre dei re’ in quanto oltre a lui anche tutta la sua discendenza regnò in questa zona per lungo tempo. L’impervietà della scogliera rende a tutt’oggi irraggiungibili questi luoghi di sepoltura. Il villaggio era insediato invece nella parte nord della baia nei tempi più remoti e il suo nome Ka’awaloa fa riferimento a un’erba medicinale presente e utilizzata in zona, anche durante dei riti religiosi. Le tradizioni dell’epoca in questa parte dell’isola riguardavano, per larga parte, in onore del dio Lono. Un altro nome spesso attribuito a questa area era quello di Haile Ki’i derivante dal gran numero di sculture in legno realizzate dai cittadini con grande maestria. Il primo arrivo documentato su questa baia risale a una mattina di metà mese del gennaio 1779 con la barca ‘Risoluzione e Scoperta‘ guidata dal capitano James Cook, benché altre teorie affermano che già alcuni equipaggi olandesi e spagnoli avessero visitato la zona in precedenza. Questa barca visitò gran parte della costa e conobbe almeno due villaggi diversi. A causa della morte di un membro del suo equipaggio alla fine dello stesso mese, venne eseguito per la prima volta sulla Kealakekua Bay un rito funebre cristiano. La barca sbarcò in un periodo in cui gli hawaiani celebravano una loro importante festività religiosa di rinascita per il nuovo anno denominata Makahiki e per questo motivo furono accolti molto positivamente dalle popolazioni indigene con doni, cibo e accoglienza in senso più ampio del termine, come conferma il diario di bordo tenuto dall’americano John Ledyard. La loro permanenza durò per diverse settimane almeno fino al termine della festività hawaiana dopo la quale l’equipaggio decise di ripartire, probabilmente anche avendo intuito che il clima stava diventando un po’ teso. La nave si rimise in navigazione ma sfortunatamente a causa di una tempesta il mezzo di trasporto subì dei danni all’albero maestro e il capitano decise di tornare sull’isola per la situazione di emergenza, era intorno alla metà del mese di febbraio. L’accoglienza in questa seconda occasione non fu delle migliori sin dall’inizio e i rapporti si incrinarono ancor di più quando uno dei capitani della nave accusò i residenti di aver rubato loro la barca Resolution. Questo fu smentito poco dopo dal ritrovamento della nave poco più in là e questo infastidì molto il capo dei nativi per la falsa accusa ricevuta. In un contesto già difficile James Cook propose al capo tribù un baratto per ottenere la loro legna e poter così riparare l’albero della barca danneggiato, ma egli rifiutò questa proposta. Cook ritenne comunque di procedere ad appropriarsi del legno ritenendo di non poter fare diversamente per poter ripartire ma era ben consapevole che questo avrebbe fatto molto arrabbiare gli indigeni e allora pensò, essendo in inferiorità numerica, che l’unico modo per avvantaggiarsi sarebbe stato quello di tenere il capo ostaggio sulla propria barca per ottenere un buon trattamento senza ripercussioni su di lui. Mentre Cook cercava di ingannare il capo tribù Kalani Opu gli indigeni lo circondarono probabilmente insospettiti dal suo comportamento ed a difesa del loro leader. A questo punto il capitano Cook e i suoi uomini cominciarono a sparare alla popolazione ma mentre battevano in ritirata egli venne pugnalato. A quel punto i suoi uomini continuarono a sparare per appropriarsi di acqua per il viaggio e salparono incendiando una buona parte di Kireekakooa. È possibile visitare un monumento che illustra la storia con dei disegni intitolato ‘la morte di Cook‘ e raggiungibile con un’escursione di circa un ora o in barca. Numerose altre spedizioni internazionali interessarono l’isola che fu un teatro molto rilevante dal punto di vista storico.

Cosa fare alla Kealakekua Bay

Nella zona della baia di Kealakekua è possibile vedere nel mare limpido numerosi pesci tropicali e coralli, con l’evento non raro della presenza di delfini. Questo scenario la rende ideale per gli amanti dello snorkeling e i suoi paesaggi sottomarini furono ispiratori del film di animazione della Disney ‘Alla ricerca di Nemo‘. Vi è inoltre una vasta area picnic per trascorrere delle ore in mezzo alla tranquillità e alla natura dei luoghi. Dal punto di vista storico è possibile visitare ancora oggi, con ingresso gratuito, il tempio dedicato al dio hawaiano Lono e l’obelisco bianco presso il Kealakekua Bay State Historical Park che ricorda la morte di Cook. Questo paradiso è tradizionalmente una delle maggiori mete turistiche dell’isola, preferito anche dai residenti delle altre zone delle Hawaii. Una delle attrazioni esperienziali più importanti che interessano Kealakekua Bay è una piccola crociera storica organizzata dal solo tour operator della zona che consiste in un piccolo viaggio lungo le acque antistanti la costa. Le guide raccontano dettagliatamente nozioni riguardo quell’area e le storie che l’hanno vista protagonista, nel frattempo si usufruisce di una buona cena romantica al tramonto e successivamente avvengono degli spettacoli dal vivo mentre ci si disseta con qualche drink. Vi è inoltre la possibilità di fare qualche escursione marina con imbarcazioni di dimensioni un po’ più ridotte finalizzate in particolar modo a un’esperienza di snorkeling per vedere la vita sottomarina di pesci e coralli dai colori unici, apprezzando inoltre i fondali caratteristici di origini laviche. Oltre ai delfini che non è raro vedere in queste acque, nel periodo tra dicembre e aprile, è possibile vedere e immortalare delle megattere hawaiane di dimensioni enormi. La partenza è solitamente fissata per le 8,30 e si può godere a bordo di una colazione tipica hawaiana mentre si ammirano i paesaggi circostanti e la fauna marina durante il viaggio. Dopo circa 45 minuti di navigazione si giunge al monumento di Capitan Cook, in seguito il capitano della nave si dirigerà verso i migliori siti dove poter fare immersione ma non prima di un’adeguata istruzione e informazione eseguita dal cordiale personale di bordo anche personalizzata in base a esperienza ed età dei personaggi. Viene fornito dagli addetti supporto ai bagnanti in ogni fase senza alcun problema oltre ad attrezzatura specifica per questa esperienza sottomarina come giubbotti di salvataggio, pinne, boccagli e quant’altro. Solitamente ogni sosta per le diverse zone di immersione dura circa un’ora e il suggerimento è di dotarsi di una macchina fotografica subacquea per immortalare questi paesaggi marini splendidi e incontaminati. All’ora di pranzo sarà possibile pranzare a bordo tra un’attrazione e l’altra durante il tour guidato. Tempo permettendo, l’ultima destinazione, prima del ritorno, è Red Hill, caratterizzata da particolari formazioni laviche in archi, tunnel e altre forme di roccia inusuali, in acque comunque sempre adatte allo snorkeling, il ritorno avviene solitamente intorno alle ore 13.

Come raggiungere la Kealakekua Bay

Kealakekua Bay si trova nel distretto di Kona a circa 20 km di distanza verso sud rispetto a Kailua-Kona, dalla quale si impiegano circa 35 minuti per raggiungerla. Per arrivare sulla baia dove fu assassinato Cook è possibile prendere un battello, attraversare con il kayak oppure a piedi. Per raggiungere il monumento è necessario percorrere un sentiero che porta nella parte a nord dell’isola in un percorso abbastanza faticoso per cui è importante equipaggiarsi adeguatamente almeno con acqua e scarpe antiscivolo per ogni condizione. Il consiglio è di portare con sé anche gli accessori per lo snorkeling e appunto scarpe per l’acqua vista l’abbondanza di ricci di mare in questa area. Il punto di accesso del sentiero è su Nāpō’opo’o Road a sud di Kona, ma è bene informarsi in loco a causa dei lavori che stanno interessando l’area che potrebbero modificare temporaneamente il percorso stradale.

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